La gioia di Bagioli: «La vittoria è la ricompensa per il lavoro fatto negli ultimi due mesi»

Andrea Bagioli, 21 anni, ha centrato il primo successo del 2021 alla Royal Bernard Drôme Classic
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Non ci ha messo molto Andrea Bagioli a rompere il ghiaccio in questo 2021. Alla seconda corsa stagionale, infatti, l’alfiere della Deceuninck-Quick Step ha subito sbaragliato la concorrenza imponendosi in solitaria nella Royal Bernard Drôme Classic.

Il successo, naturalmente, fa ben sperare per il prosieguo dell’annata del ventunenne di Sondrio, in luce anche alla Vuelta Espana nella parte finale del 2020.

Prima però di volgere lo sguardo sui prossimi appuntamenti in calendario (Trofeo Laigueglia e GP Industria & Artigianato), Bagioli ha commentato con enfasi quella che è stata la sua terza vittoria in carriera.

«Questa vittoria è una ricompensa per il lavoro fatto negli ultimi due mesi», ha dichiarato a DirectVelo il valtellinese.

«La scorsa settimana avevo buone sensazioni e quindi sono venuto qui per ottenere un buon risultato. Ieri non ero al meglio (45 ° nella Faun-Ardèche Classic) così ho preferito tenermi per oggi ed è stata la scelta giusta».

Nel finale di gara, leggendo bene quelli che erano gli sviluppi della corsa, il corridore azzurro ha deciso di giocarsi le sue carte sulla salita conclusiva involandosi senza che nessuno potesse reggere il suo ritmo.

«Negli ultimi chilometri è stato molto complicato. Ho subito capito che non sarebbe stato possibile effettuare una selezione prima dell’ultima salita, quindi ho preferito aspettare. Sono riuscito ad affrontare l’ultima salita nelle prime cinque posizioni, e ho attaccato quando ho sentito che era il momento giusto. Poi sono andato a tutta negli ultimi chilometri e sono riuscito ad arrivare da solo».

Fondamentale negli ultimi trenta chilometri è stato anche lo sforzo profuso in testa dalla sua squadra, un lavoro che Bagioli non ha mancato di sottolineare.

«È importante avere una grande squadra intorno a te. Quando uno attacca, gli altri possono riposare. Negli ultimi chilometri, Honoré, Serry, Knox, Dries Devenyns e Cavagna erano tutti lì. Io sono riuscito a beneficiare del loro lavoro ma quello che ho ottenuto è un risultato di squadra».