Sagan, quanti dubbi sul rientro. Parla il suo direttore sportivo

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Peter Sagan maglia verde per alcune tappe al Tour de France 2020. (foto: A.S.O./PaulineBallet)
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Che fine ha fatto Peter Sagan? E’ questa la domanda che tutti gli appassionati di ciclismo si stanno ponendo in questi giorni. La positività al Covid-19 riscontrata alcune settimane fa durante il ritiro in Spagna, ha ritardato il suo debutto stagionale, ma ora le cose sembrano andare ulteriormente per le lunghe.

Sagan è tornato negativo, secondo fonti ufficiali della Bora-Hansgrohe, eppure è rimasto in ritiro per proseguire silenziosamente i propri allenamenti. E’ di qualche giorno fa infatti la notizia della sua non partecipazione alla Omloop Het Nieuwsblad e alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne, classiche di apertura della Campagna del nord. Sarà alla Strade Bianche? Sarà alla Sanremo? Restano molti dubbi e a parlare ora è il suo direttore sportivo, Sylwester Szmyd, in una intervista rilasciata ai media polacchi.

«E’ stato molto male per circa quattro giorni. Poi la situazione è andata migliorando giorno dopo giorno fino alla sua negatività al Covid. Dopo la quarantena è tornato in sella senza particolari carichi di lavoro. Non lascerà la Spagna finché non saranno effettuati tutti i test ai polmoni e al cuore. Dobbiamo capire se potrà allenarsi con continuità e intensità. Penseremo al rientro alle corse solo dopo i silurati dei nostri test».