Fidanza: «Quando stai bene con il tuo gruppo, allenarti diventa più facile. Adesso voglio il salto di qualità»

Fidanza
Martina Fidanza al ritiro siciliano della nazionale italiana della pista (foto: Instagram/MartinaFidanza)
Tempo di lettura: 2 minuti

Martina Fidanza sa bene di dover lottare per strappare una convocazione alle Olimpiadi di Tokyo. La concorrenza è alta e nella sua specialità ci sarà la campionessa del mondo 2017 dello Scratch a contenderle il posto: l’amica-rivale Rachele Barbieri.

Proprio per questo Martina non ha mai mollato un centimetro. E’ partita per la Sicilia con la nazionale nonostante un’ottica diversa del training camp ed è lei stessa a spiegarlo a quibicisport.it

«Inizialmente ero dubbiosa perché il ritiro era parecchio lungo. Non dovendo gareggiare a febbraio, a differenza delle altre ragazze, ero leggermente indietro di forma. Tuttavia i giorni sono passati velocemente. Quando stai bene con il tuo gruppo, allenarti diventa più facile».

Che tipo di lavori avete svolto?

«Abbiamo fatto dei cicli di 3-4 giorni parecchio intensi. Partivamo con una giornata interamente dedicata alla forza (SFR), a cui seguivano la mattina successiva alcune ore di dietro macchina. Al terzo invece rimanevamo in rifugio per gli intermittenti. Volevamo richiamare il lavoro del quartetto. Nel mentre svolgevamo un po’ di palestra. Per la fine del ciclo invece lavoravamo sulla distanza di nuovo in strada».

E quando non vi allenavate come passavate le giornata?

«Principalmente in albergo, anche perché stando sull’Etna andare giù con la macchina era parecchio impegnativo. Abbiamo passato molto tempo nelle nostre camere a parlare, sentire la musica e giocare a carte. Penso di non aver giocato mai così tanto a carte come in Sicilia, nemmeno a Natale con i parenti».

Quando ricomincerai su strada?

«Molto probabilmente l’ultima domenica di febbraio. Inizierò in Italia, con una gara open a Loano. Seguirà un ritiro di una settimana con la squadra prima di correre Strade Bianche e Montignoso. Quest’anno voglio compiere il salto di qualità anche su strada».

E in pista? Svolgerete altri ritiri nel breve periodo?

«Ritiri lunghi come quello siciliano no. Faremo due giornate a settimana a Montichiari per lavorare in pista con il resto del gruppo».