Gavazzi: «Oggi contano troppo i watt, ma amo il ciclismo e sono felice alla Eolo Kometa »

Gavazzi
Francesco Gavazzi in una delle prime uscite con la maglia della Eolo-Kometa (foto: Eolo-Kometa/Atila Madrona)
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Gavazzi è professionista dal 2007, anno in cui ha firmato per una Lampre dove aveva vissuto due esperienze come stagista nelle stagioni precedenti. Una lunga carriera in cui ha vissuto grandi momenti, con vittorie in un Grande Giro (Vuelta a España 2011) e successi in corse di grande fama e tradizione (due vittorie parziali all’Itzulia, tre alla Vuelta a Portogallo, una alla Vuelta a Burgos, una Coppa Agostoni).

Il ciclismo è cambiato molto negli anni? “Un sacco! Senza dubbio”, sorride, “Ora, per esempio, la cosa più importante sono i watt, più che le sensazioni. E le corse sono anche molto più tattiche”. E sono cambiate anche le biciclette, lo interrompiamo. “Freni a disco, deragliatore elettronico, materiali molto leggeri… E non solo la bici, ma anche i vestiti e gli accessori. Il ciclismo sta vivendo una grande e costante evoluzione. Ma questa è una cosa che motiva molto: vivere il cambiamento dall’interno, anno dopo anno, è molto stimolante”.

Amo la vita di corsa. Non mi costa nulla uscire e allenarmi, non sono affatto pigro. Sono felice di questa nuova avventura nell’EOLO-KOMETA Cycling Team. Mi rende molto felice essere parte di una squadra con così tanti giovani. Mi piace mettere la mia esperienza al loro servizio. Insegnargli come stare in gruppo in certe situazioni, come gestire il tempo per mangiare… Cose che si danno per scontate ma che l’esperienza permette di migliorare. È un ruolo che mi rende molto, molto felice”, aggiunge.

La chiave? La chiave è la passione. Amo il ciclismo. E una delle cose più belle della vita è poter lavorare facendo ciò che si ama di più. È una realizzazione personale”, dice il ciclista di Morbegno. Il 2020 non è stata una stagione facile per nessuno e “Gava” non ha fatto eccezione. Ha corso pochissimo, solo 14 giorni, e la sua ultima corsa ha avuto luogo alla fine di agosto, il mese in cui ha compiuto 36 anni.

Gavazzi è il corridore più esperto della squadra EOLO-KOMETA Cycling Team. “È un progetto importante e bello. E pare di essere più in una squadra WorldTour che un ProTeam, almeno per quanto potrebbe essere un ProTeam italiano tradizionale. Poi, è chiaro che ci sono differenze con una squadra WorldTour. Alla fine ogni squadra ha il suo stile, la sua atmosfera. L’atmosfera qui è molto buona, è molto familiare. È un posto molto bello”, conclude.

Amo la vita di corsa. Non mi costa nulla uscire e allenarmi, non sono affatto pigro. Sono felice di questa nuova avventura nell’EOLO-KOMETA Cycling Team. Mi rende molto felice essere parte di una squadra con così tanti giovani. Mi piace mettere la mia esperienza al loro servizio. Insegnargli come stare in gruppo in certe situazioni, come gestire il tempo per mangiare… Cose che si danno per scontate ma che l’esperienza permette di migliorare. È un ruolo che mi rende molto, molto felice”, aggiunge.