Un progetto meraviglioso: il Mondiale di Ciclocross al Circo Massimo, nel cuore di Roma

Giro d'Italia
Il gruppo del Giro d'Italia nel 2018 al Colosseo
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Tutte le strade portano a Roma. Roma Caput Mundi. Il progetto è meraviglioso: il Mondiale di Ciclocross al Circo Massimo nel cuore della Capitale. L’idea è venuta in mente all’ASD Romano Scotti che dopo il grandissimo successo del Giro d’Italia di Ciclocross sogna di organizzare la prova iridata a Roma nel 2026.

Mondiale di Ciclocross a Roma: il Circo Massimo scenario incantevole

I mondiali sono stati ospitati già sei volte dal nostro Paese: nel 1954 a Crenna, nel varesotto. Nel 1965 a Cavaria, sempre in provincia di Varese. Nel 1979 a Saccolongo in Veneto, in provincia di Padova. Anche negli anni ’90 l’Italia ha organizzato un’edizione del Mondiale di Ciclocross: a Corva nel 1993, in una frazione del comune di Azzano Decimo (Pordenone) in Friuli Venezia Giulia. Le ultime due rassegne iridate italiane sono state nel 2003 a Monopoli e nel 2008 a Treviso. Pensate nello stesso anno Mondiali su strada a Varese e Mondiale di Ciclocross in Veneto, bellissimo.

La Federazione Ciclistica Italiana ha condiviso e appoggiato la candidatura romana e in ottica percorso si starebbe valutando non l’Ippodromo delle Capannelle, già sede di prove della Coppa del Mondo, ma la storico, magnifico e maestoso scenario del Circo Massimo. La prima data utile per candidarsi è il 2026, visto che fino al 2025 il Mondiale è stato assegnato. Ostenda (Belgio) 2021, Fayetteville (Stati Uniti d’America) 2022, Hoogerheide (Olanda) 2023, Tábor (Repubblica Ceca) 2024 e Liévin (Francia) 2025. Incrociamo le dita e tifiamo Italia! Il grande ciclismo può tornare a tingersi di tricolore.