Teniel Campbell, il volto della globalizzazione nel ciclismo: dal Trinidad e Tobago al World Tour

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Teniel Campbell posa con la nuova divisa della Bike-Exchange (foto: Bike-Exchange)
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Dal Trinidad e Tobago all’Australia, passando per la Russia e l’Italia. La storia di Teniel Campbell è quella di una ragazza caraibica di soli 23 anni che nel 2017 ha lasciato tutto per volare in Europa e inseguire il suo sogno, quello di diventare una ciclista professionista e rappresentare il suo paese in quello che è l’evento sportivo più importante al mondo, le Olimpiadi.

Il suo percorso verso il World Tour è stato travagliato. Come ha raccontato in una recente intervista a VeloNews, la Campbell fino a poche stagioni fa lottava in piccoli campionati caraibici, dove a volte erano solamente 10 corridori a prendervi parte, uomini e donne senza distinzione di sesso. «A Trinidad le corse in bicicletta sono una festa. Abbiamo il GP di Pasqua e i Giochi del Sud. C’è tanta gente sulle strade e musica dappertutto. Tanto cibo e la famiglia a tifarti. In questi tre anni in Europa ho dovuto imparare come si sta in gruppo. Non mi era mai capitato di correre contro più di 15 o 20 ragazze».

L’esperienza alla Valcar

Teniel Campbell con il gruppo della Valcar-Travel&Service nel 2020 (foto: Instagram/DaliaMuccioli)

Nel 2020 l’esperienza in Italia, con la Valcar-Travel&Service, una realtà interessante del nostro ciclismo, dove ha corso al fianco di campionesse del mondo come Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Vittoria Guazzini ed Elena Pirrone. Una esperienza che sicuramente l’ha segnata, ma soprattutto un’opportunità per entrare nel grande mondo del World Tour.

«E’ stata una stagione difficile. La pandemia non ha sicuramente aiutato. Peccato perché ero partita molto bene con il terzo posto alla Vuelta CV e il quinto alla Setmana Ciclista Valenciana e alla Spar-Omloop. C’erano delle barriere culturali importanti, ma ricordo molto bene la mia esperienza in Italia».

Il programma di sviluppo UCI e il futuro della Campbell in Australia

E pensare che la Valcar ha pescato la Campbell dal programma di sviluppo dell’UCI presso il World Cycling Center di Aigle in Svizzera. Il WCC offre borse di studio attraverso federazioni nazionali ad atleti provenienti da nazioni in via di sviluppo. David Lappartient, presidente UCI, l’ha vista correre in Martinica e ha subito capito le potenzialità dell’atleta caraibica.

«Sono stati due degli anni più importanti della mia vita. Crescevo senza pressioni. Potevo sbagliare e imparare dagli errori. Mi hanno dato tutto quello di cui avevo bisogno. Mi svegliavo, mangiavo, mi allenavo e dormivo. Queste erano le mie giornate».

E ora? E ora c’è il World Tour. La Bike-Exchange ha intuito le sue potenzialità e la benedizione di Amanda Spratt non può che fornire fiducia alla Campbell. E’ una velocista di enorme talento, la vedremo sicuramente protagonista nel 2021.

«Molte persone hanno dubitato di me, e adesso sono qui. Se hai un sogno, seguilo. Prima o poi se realizzerà. Non permettere a nessuno di dirti cosa devi o non devi fare».