AMARCORD/7 Cipollini e la guardia rossa della Saeco: un treno regale alla conquista di Giro e Tour

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Cipollini e la sua guardia rossa. All’inizio della stagione 1998 il grande velocista appare sulla copertina di BS contornato dal formidabile treno della Saeco. Dietro di lui si vedono, da sinistra, Paolo Fornaciari, Giuseppe Calcaterra, Gian Matteo Fagnini e l’inseparabile Mario Scirea, che sarà al suo fianco ancora per anni, fino al ritiro. Corridori di grande spessore, che rinunciarono alle chance di affermazione personale per assecondare l’eccezionale talento di Super Mario. 

In quegli anni il treno Saeco è un meccanismo di alta precisione, in cui ogni componente conosce a menadito il proprio ruolo. La missione è scortare negli ultimi chilometri il leader e imporre una velocità altissima per impedire qualsiasi scatto. Poi, via via, i vagoni del treno si sganciano, lasciando allo scoperto Fagnini, l’uomo dell’ultima tirata. Quando Fagnini si sposta, parte della concorrenza è già al gancio, gli altri ben difficilmente sono in grado di contrastare la progressione imperiale di Cipollini.

Mario Cipollini vince lo sprint della settima tappa del Giro d’Italia 1997.

Super Mario lascia il Giro, Fagnini vince al posto suo

In quel 1998, Mario vince quattro tappe al Giro d’Italia. E quando, in vista delle grandi montagne, decide di ritirarsi, Fagnini si mette in proprio con due successi in volata negli ultimi tre giorni. 

Al Tour de France, Cipollini dura solo una settimana, prima di ritirarsi per febbre e problemi intestinali, ma fa in tempo a vincere due tappe.

La sua avventura con la Saeco terminerà nel 2001. L’anno successivo, con la maglia “zebrata” dell’Acqua & Sapone, vincerà finalmente la Sanremo a cui aveva dato la caccia per una vita. Dopo di che, in azzurro, dominerà la volata mondiale sul piatto circuito di Zolder, suggellando con l’iride una carriera straordinaria.