I 5 momenti da dimenticare: Jakobsen rischia la vita, Evenepoel precipita nel vuoto. E l’ammutinamento al Giro

Flop 2020 ciclismo
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1) E’ difficile anche da ricordare. Le immagini dell’incidente che ha rischiato di uccidere Fabio Jakobsen al Giro di Polonia sono fra le più crudeli mai viste in una corsa. E siamo certi che anche per Groenewegen siano un condanna anche peggiore di quella che gli è stata inflitta per aver provocato l’incidente. Chi ha soccorso l’olandese lo ha creduto morto, e forse era più morto che vivo. Ma è sopravvissuto: coma, fratture al cranio, al naso, il palato lacerato, i denti fracassati, le corde vocali lesionate. Non ha ancora finito con gli interventi, ma è tornato in bici. 

2) Non passa molto tempo e la Deceuninck deve fare i conti con un’altra tragedia sfiorata: tocca a Remco Evenepoel volare giù da un ponte in discesa e fracassarsi il bacino. Anche lui da quel momento pensa soltanto a rientrare prima possibile. Nel periodo senza bici scopre anche un nuovo modo di alimentarsi: con 5 chili in meno in salita fa ancora più paura. 

3) Sciopero, ribellione, ammutinamento: non è questione di terminologia, la sostanza è che il Giro d’Italia a Morbegno ha vissuto una delle sue pagine peggiori. Anche perché i corridori sono parsi francamente indifendibili (e per niente compatti, fra quelli che si sono affrettati a dire che non ne sapevano niente e altri che a fine corsa hanno fatto nomi e cognomi dei mandanti). Si può discutere quanto si vuole dei lunghi trasferimenti, del clima ostile (ma una pioggerellina non lo è) e delle tappe troppo lunghe. Ma le tappe sono lunghe anche il giorno in cui i Giri vengono presentati: c’è lo sciampagnino e anche la diretta tivù, se proprio si ha voglia di protestare.

4) Alzi la mano chi non stava già saltando sul divano all’idea di godersi un gran finale del Fiandre con la sfida fra tre grandissimi in fuga sul gruppo: Mathieu van der Poel, Wout Van Aert e Julian Alaphilippe. Il momento in cui il campione del mondo non vede la moto e ci sbatte contro si fissa nella mente di milioni di telespettatori in tutto il mondo. Carambola, la bici vola via, LouLou atterra malamente sull’asfalto, mentre le sue grida di dolore ci fanno male.

5) E’ stato bello che il ciclismo sia riuscito a recuperare gran parte delle corse, è stato un capolavoro. Ma la Parigi-Roubaix ci è mancata tanto, tantissimo.