Kruijswijk, Revenge Season: «Nel 2021 forse Giro e Tour, a Tokyo non avrei chance»

Steven Kruijswijk al foglio firma della seconda tappa della Vuelta 2019 (foto: A.S.O./PhotoGomezSport)
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O tutto, o niente. Steven Kruijswijk per il 2021 preferisce l’intera torta e vuole riscattare un’annata deludente. Una stagione anonima che per una serie di motivi, Covid in primis, ha condizionato il rendimento dell’olandese della Jumbo Visma. Non sappiamo se Kruijswijk sia un appassionato del basket NBA, ma gli consigliamo di leggere qualcosa a proposito di un certo Lebron James, “The Chosen One“, il Prescelto dopo l’epopea dei Chicago Bulls di Sua Maestà Michael Jordan.

James, arrivato ai Los Angeles Lakers nel 2018 dopo un campionato in chiaroscuro a inizio 2019 aveva segnato il nuovo percorso verticale da seguire dei giallo-viola. Il titolo, un manifesto programmatico: “The Revenge Season“, la stagione della rivalsa. Dai mancati playoff all’anello mondiale nella magica bolla di Disney World a Orlando, 4-2 rifilato ai Miami Heat e tetto del mondo conquistato.

Kruijswijk come James: 2021, la stagione del riscatto

A Kruijswijk frulla nella testa un’impresa simile per dimenticare la caduta al Tour de France e l’addio prematuro al Giro d’Italia a causa del Covid: «L’intera stagione è stata inutile. Il 2021 deve essere l’anno della rivincita per me. Soprattutto perché ho dovuto saltare il Tour, che è stata una grande delusione per me. Sul Covid “Perché io?”, mi sono chiesto. Ho avuto alcuni sintomi lievi, ma nulla in confronto a persone che si sono ammalate molto più gravemente. Alla fine, devi accettarlo. Sono cose che difficilmente puoi controllare».

Il 33enne di Nuenen, al Giro d’Italia del 2016 e alla Vuelta del 2018 e al Tour de France del 2019, crede di avere ancora le caratteristiche per giocare un ruolo da protagonista nella mega tournée dei Grandi Giri: «Ho la sensazione di poter correre ad alto livello ancora per diversi anni. Non ho ottenuto molto quest’anno, quindi voglio tornare per fare meglio e dimostrare di essere competitivo. Voglio andare al Tour, forse al Giro, forse entrambi. E la Vuelta è sempre bellissima».

Il Grande Slam in giro per l’Europa accantonerebbe a questo punto l’evenienza di una partecipazione alle Olimpiadi di Tokyo: «Sono già stato ai Giochi una volta, un’esperienza molto bella. In linea di massima, non è un mio obiettivo per il 2021. Non ho reali e concrete possibilità di ottenere una medaglia. Penso che per fare bene alle Olimpiadi bisogna sacrificare alcune gare. È un sacrificio troppo grande per me ignorare competizioni come il Giro, il Tour o la Vuelta».