Martin: «Froome è il miglior corridore di sempre nei Grandi Giri»

Martin Daniel
Daniel Martin alla partenza della decima tappa del Tour de France 2020 da Île d'Oléron a Île de Ré (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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Daniel Martin e Chris Froome: il binomio che fa sognare la Israel Start-Up Nation ha in dote una legacy di grandi risultati: l’eredità portata dal keniano bianco alla squadra di Sylvan Adams, patron biancazzurro, è di quelle pesanti. E tra skills e tools, tra la miscellanea di competenze, bagaglio di esperienza e strumenti, il curriculum di Froome sembra l’ideale per provare a centrare il colpaccio nelle grandi corse a tappe.

Martin, quarto classificato all’ultima Vuelta a España, miglior risultato della sua carriera, ha parlato proprio dell’arrivo del campione ex Ineos Grenadiers, che potrà permettere di fare un ulteriore upgrade a tutta la squadra: «Ciò che porta al team è davvero sottovalutato. Tutti vedono il lato dei risultati, ma l’esperienza e la professionalità che porta aiuteranno tutti a guardarsi allo specchio e migliorarsi. È un aspetto largamente sottovalutato da chi non è nel team, ma è uno dei motivi per cui ha firmato. È il miglior corridore dei Grandi Giri di un’intera generazione, forse di sempre. Vedremo cosa possiamo fare insieme. Abbiamo la maturità per correre e ottenre insieme i risultati migliori possibili».

Daniel Martin si è poi soffermato sulla sua stagione 2020 e sul futuro. In particolare ha analizzato il percorso del prossimo Tour de France e i presupposti per il 2021: «Non conosco ancora i miei obiettivi. Ne parlerò con il team. Il Tour ha un percorso con molte salite, ma ci sono anche due cronometro. In ogni caso non andremo solo per la classifica generale. Quest’anno non abbiamo vinto tappe, quindi riuscirci l’anno prossimo sarebbe fantastico. Con il Mur de Bretagne alla seconda tappa c’è anche una chance di prendere la maglia gialla. Non so quanto lontano possa andare il mio fisico, questa è la prima stagione in cui ho finito due Grandi Giri. Potrebbe avere un impatto, ma non sento pressione».