Ineos-Grenadier: brillano Geoghegan Hart e Ganna. Bernal chiamato al riscatto

Ganna (Ineos) cronometro individuale Giro d'Italia 2020
Filippo Ganna spinge il 60 durante la cronometro d'apertura del Giro d'Italia 2020. (Foto Fabio Ferrari/LaPresse)
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Se Egan Bernal e Geraint Thomas sono fuori gioco per un motivo o per un altro, la Ineos-Grenadier può comunque contare su Tao Geoghegan Hart e Richard Carapaz, permettendosi addirittura di far lavorare come gregario un quattro volte vincitore del Tour de France come Chris Froome.

Nel 2020 i britannici hanno dimostrato nuovamente di essere la squadra più forte ed attrezzata per la vittoria di un grande Giro. Sono stati capace di reinventarsi in corsa, conquistato un insperato successo al Giro d’Italia, contornato da ben sette vittorie di tappa. Lo ha confessato anche Sir Dave Brailsford, team manager della Ineos: «Questo è il bello del ciclismo, correre all’attacco e regalare emozioni alla gente». Finalmente, aggiungiamo noi, anche in Inghilterra se ne sono resi conto…

Filippo Ganna, che stagione!

Il Giro d’Italia 2020 ci ha regalato due talenti. Oltre a Tao Geoghegan Hart vincitore della maglia rosa, noi in Italia ci coccoliamo Filippo Ganna. Una stagione super per il piemontese della Ineos-Grenadier che si è letteralmente esaltato dopo il lockdown. Campionato nazionale, cronometro di San Benedetto del Tronto alla Tirreno-Adriatico, campionato del mondo di Imola e quattro tappe al Giro. Che dire di più?

Le delusioni della Ineos-Grenadier

In casa Ineos-Grenadier non è tutto rosa e fiori. Se c’è un Geoghegan Hart che festeggia c’è anche un Egan Bernal che soffre. Il vincitore del Tour de France 2019 aveva tutt’altre ambizioni per il 2020, eppure dopo solo 17 tappe è costretto ad alzare bandiera bianca, dicendo addio alla seconda maglia gialla.

Un problema alla schiena non gli ha permesso di tornare a correre in questa stagione. Ci si aspetta tanto da lui ma la Ineos è una squadra che dovrà gestire tanti capitani per le corse a tappe. Il livello è ancora più alto e il colombiano non può farsi trovare impreparato.

Tra le delusioni del team purtroppo c’è anche il nostro Gianni Moscon, chiamato al riscatto nel 2021. Bicisport lo ha incontrato nella sua Val di Non: non perdetevi la nostra intervista sul numero di dicembre!