Alessandro Covi doveva partecipare alla Vuelta, ma un tampone positivo glielo ha impedito: sarebbe stato il suo debutto in un grande giro. «Come sto? Bene, fortunatamente – spiega – ma per 25 giorni ho dovuto stringere i denti. Avevo praticamente tutti i sintomi, tranne le difficoltà respiratorie. E sono un giovane atleta, non so se mi spiego». La stagione della sua squadra, la Uae-Emirates, rimarrà memorabile per la vittoria del Tour de France («Pogacar lo conosco bene – dice Covi – anche se quest’anno non abbiamo mai corso insieme: nelle categorie giovanili c’incrociavamo spesso»), mentre la sua non è mai decollata per una serie di motivi abbastanza ovvi sui quali Covi non poteva vantare nessun potere. «Ma se devo essere sincero, nemmeno la prossima stagione mi sembra poter scivolare via tranquilla. Il calendario australiano è già saltato, il nostro primo ritiro sarà soltanto a gennaio e non mi stupirei se saltassero altri appuntamenti del calendario».
