Dal 2017 al 2019 Vincenzo Nibali corre per la Bahrain-Merida, passando dunque sulle biciclette del marchio taiwanese. Ma come vedremo, il nome sul telaio non è l’unica cosa nuova del triennio per il campione siciliano.
I telai a disposizione per la squadra erano due: il leggero Scultura, più adatto alle salite, ed il Reacto più aerodinamico. Nella foto vediamo lo Scultura fornito in dotazione alla squadra nella stagione 2017, quello che Nibali ha usato praticamente sempre e anche più consono alle sue caratteristiche. Anche se la vittoria alla Milano-Sanremo del 2017 arrivò invero sul Reacto.
Un mezzo dalle tubazioni abbastanza snelle, quasi ad anticipare le tendenze attuali, per quanto abbia una zona frontale molto massiccia e in grado di fornire il giusto supporto alle accelerazioni repentine in salita ed ai tratti in fuorisella. Sotto un certo punto di vista dotato di forme neanche troppo distanti dal Tarmac che aveva appena lasciato. Ruote Fulcrum, selle Prologo e componentistica Fsa per l’allestimento, mentre il pezzo forte del setup è il gruppo Shimano Dura Ace Di2. Per Nibali si tratta di una sorta di esordio, visto che trova per la prima volta nella carriera da professionista una trasmissione Shimano, e sempre per la prima volta a funzionamento elettromeccanico. Mentre, nonostante la disponibilità di modelli dotati di freno disco, sino a che è rimasto in forza alla squadra bahreinita il messinese ha preferito gareggiare con l’impianto tradizionale.