Pur correndo alla Liquigas e restando con i “verdi” sino alla stagione 2012, Vincenzo Nibali nel 2006 saggia il primo marchio statunitense della sua carriera. Come vedremo, non sarà neanche l’unico. Dal 2007 al 2012 corre con Cannondale, e fa in tempo sostanzialmente a testare quattro evoluzioni del Six. Il primo fu il SystemSix, quello che prevedeva un inedito quanto riuscito accoppiamento strutturale tra alluminio e carbonio, con lega leggera al posteriore e composito all’anteriore.
Poi dall’anno successivo si abbandona definitivamente l’alluminio e si passa al carbonio, seguendo parallela l’evoluzione del top di gamma dell’azienda a stelle e strisce. E’ il turno della SuperSix standard, poi Hm ed infine Evo nell’ultimo anno alla Liquigas. La bici che vi mostriamo è quella in dotazione alla squadra nella stagione 2010, con la quale il messinese vinse la Vuelta e vestì anche la rosa al Giro.
La versione Hm che vediamo rispetto a quella precedente che era molto “tradizionale”, presenta un’evidente rinforzo dietro il tubo anteriore. E’ in carbonio ad alto modulo (da lì il suffisso HM) e offre anche lo sterzo conico e il movimento centrale oversize Beat Box, con una struttura realizzata a parte e unita successivamente al telaio. E’ uno dei primi carri posteriori “duali”, con pendenti sfinati e orizzontali schiacciati. Il telaio pesava 900 grammi e la forcella 385.
Trasmissione ancora Campagnolo per Nibali (anche se negli ultimi due anni alla Liquigas utilizzò Sram), con gruppo Super Record stavolta a 11 velocità, ruote Mavic, componentistica Fsa e sella Fi’zi.k. Rimangono i portaborraccia Elite, mentre si nota la pedivella in alluminio di Cannondale con misuratore di potenza Srm integrato, uno strumento di cui Nibali ha sempre fatto larghissimo uso.