Bilancio 2020: mancano i grandi acuti, ma l’Italia resta prima al mondo per numero di successi

Filippo Ganna in maglia rosa al Giro di quest'anno. Con sette successi stagionali è l'italiano più vincente della stagione.
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Non vinciamo le classiche monumento e neanche i grandi Giri; abbiamo un ricambio generazionale complicato e da quattro anni non abbiamo una squadra nel World Tour. Tutto vero, eppure il ciclismo italiano conserva ancora dimensioni e vitalità da grande movimento.

Una conferma viene dal bilancio stagionale: con 48 successi, i corridori italiani sono stati i più vincenti del 2020, se si considerano tutte le classi del calendario Uci, comprese le gare Under 23. Un dato che conferma la leadership registrata nelle precedenti due stagioni.

C’è quindi la quantità, semmai manca un po’ di qualità, come si diceva, visto che soltanto 12 delle 48 vittorie azzurre vengono da gare World Tour. E ringraziamo Filippo Ganna, che da solo ne ha conquistate cinque, aggiungendo allo score personale il titolo mondiale a cronometro.

Francia trascinata da Demare: 14 vittorie da solo

La seconda nazione per numero di vittorie è la Francia, che si gode il titolo iridato di Alaphilippe ma che deve gran parte dei suoi 46 successi agli exploit di Demare, a segno 14 volte.

Il podio è completato, dal Belgio, a quota 45. Un risultato che poteva essere molto più lusinghiero, se il fenomeno Evenepoel non fosse incappato nel terribile incidente del Lombardia. Fino a quel giorno, aveva già vinto 9 volte. Importante, ma soprattutto a livello qualitativo, anche il contributo di van Aert, che fra i suoi 6 successi ha trovato il modo di mettere Strade Bianche, Sanremo e due tappe del Tour de France.

La Colombia ha visto i suoi pezzi da novanta, Quintana e Bernal, vittime di crolli e guai fisici, ma ha comunque messo insieme 34 primi posti, uno in più di Australia e Germania. A 29 la Polonia, che domina le corse dell’est Europa.

Roglic e Pogacar fanno volare la Slovenia

Discorso a parte per la Slovenia: 24 vittorie, ma bastano per qualificare la stagione come trionfale. Tredici portano la firma di Roglic (Liegi e Vuelta al suo attivo, comprese 4 tappe), altre dieci arrivano da Pogacar (classifica e tre tappe del Tour de France). Unico “intruso”, il buon Tratnik che si è tolto la soddisfazione di mettere nel palmares una tappa al Giro d’Italia.

Deludente la Spagna: pochi allori (17) e piuttosto modesti, a parte due tappe alla Vuelta (Soler e Ion Izaguirre), una alla Parigi-Nizza (Garcia Cortina) e il Trittico Lombardo (Gorka Izaguirre).

La classifica del 2020

Di seguito i primi venti posti nella classifica mondiale delle nazioni più vincenti nel 2020. Resiste la vecchia Europa, con 16 posti su 20. Il criterio utilizzato per stilare la graduatoria comprende tutte le gare del calendario Uci, comprese le Under 21. Nel conteggio sono ricomprese anche le classifiche speciali dei grandi Giri (a punti, montagna, ecc.) e le vittorie maturate nell’ambito dei rispettivi campionati nazionali, a cronometro e in linea. Nel caso dell’Italia, abbiamo 42 vittorie élite, a cui si aggiungono quelle di Ganna (cronometro) e Nizzolo (in linea) relative al campionato nazionale. In più, ci sono quattro successi nella categoria Under 23.

NazioneV NazioneV
1ITALIA4811DANIMARCA19
2FRANCIA4612SPAGNA17
3BELGIO4513NORVEGIA17
4COLOMBIA3414PORTOGALLO12
5AUSTRALIA3315RUSSIA12
6GERMANIA3316IRLANDA11
7POLONIA2917ESTONIA9
8OLANDA2818NUOVA ZELANDA8
9SLOVENIA2419REPUBBLICA CECA8
10GRAN BRETAGNA2020ECUADOR7
Fonte: procyclingstats.com