Van Aert: «Maglia verde al Tour e Olimpiadi gli obiettivi del 2021»

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Wout Van Aert al Tour de France 2020, prima della partenza della settima tappa (foto: A.S.O./Pauline Ballet)
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La van Aert mania o vanaerteide per giocare con l’epicità degli eroi greci, dopo la stagione superlativa appena conclusa, promette spettacolo anche per il prossimo anno. Giusto parlare di grande protagonista di un 2020 versione compact, per il fuoriclasse della Jumbo Visma sempre nel vivo della corsa anche quando c’è stato da fare il lavoro duro. Il vincitore delle Strade Bianche, della Milano-Sanremo, di due tappe al Tour de France (la quinta a Privas e la settima a Lavaur), coronavirus permettendo, proverà a concludere l’anno con le gare di ciclocross. Ma non dimentichiamo le performance straordinarie del 26enne belga, campione del Mondo U23 nel 2017.

Si ricordano le vittorie, ma anche i piazzamenti di van Aert sono arrivati a margine di corse spettacolari e combattutissime: il secondo posto al Giro delle Fiandre dietro il “gemello diverso” van der Poel, i due magnifici argenti nella rassegna iridata di Imola, a cronometro dietro il nostro Filippo Ganna e in linea alle spalle di Julian Alaphilippe.

Van Aert: maglia verde e Olimpiadi di Tokyo gli obiettivi del 2021

Il quinto posto nella classifica a punti del Tour de France di quest’anno ha dimostrato che le ambizioni in ottica Maglia Verde sono più che lecite: «Provare a vincere la Maglia Verde è una gran bella sfida. Ma dopo il Tour, il calendario della prossima stagione prevede anche i Giochi Olimpici», ha dichiarato alla rete belga VRT nel corso del programma Extra Time Koers. Ma un obiettivo non esclude l’altro: «Dovremo vedere come ci avvicineremo al Tour con Tokyo in mente».

Infine un commento su Primož Roglič all’assalto della seconda maglia rossa consecutiva alla Vuelta: «Va ancora molto forte quasi al culmine della stagione ed è davvero fantastico. A tratti sorprendente. Dopo aver mancato la vittoria al Tour de France, ha vinto la Liegi-Bastogne-Liegi. Ha dimostrato di essere un vero campione».