Bennett-Ackermann, la giuria decreta l’1-1, ma il confronto alla Vuelta (e non solo) non è finito

Vuelta Ackermann Bennett 9a tappa
L'arrivo di oggi ad Aguilar de Campoo( foto: ASO/©PHOTOGOMEZSPORT2020)
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Ad Aguilar de Campoo, Bennett e Ackermann pareggiano i conti (con il decisivo intervento del Var) ma lo scontro ad alta velocità tra i due alla Vuelta Espana appare tutt’altro che terminato.

Il secondo arrivo in volata della corsa iberica aveva inizialmente arriso all’irlandese ma le immagini nell’immediato dopo tappa non hanno impiegato molto a smascherare la scorrettezza commessa dal corridore della Deceuninck-Quick Step ai danni di Liepins (Trek-Segrafredo), destinatario di una doppia spallata da parte della maglia verde all’ultimo Tour de France.

Di fronte alle evidenze del video, i commissari sono stati inflessibili declassando il vincitore di Ejea de los Caballeros e premiando così Pascal Ackermann (al primo successo in carriera nel grand tour spagnolo) e il superbo lavoro in fase preparatoria svolto dai suoi compagni della Bora-Hansgrohe, proprio la squadra che fino alla scorsa stagione spianava le ultime centinaia di metri anche a Bennett.

Bennett e Ackermann: un passato insieme

I due infatti per tre anni, dal 2017 al 2019, sono stati compagni nella stessa formazione e, in maniera reciproca, hanno potuto assistere all’esponenziale crescita l’uno dell’altro, un’evoluzione che quasi inevitabilmente ha portato poi quest’anno l’irlandese a cambiar casacca per godere di più spazio e non correre più il rischio di pestarsi i piedi con un altro corridore ambizioso e dallo spunto altrettanto valido. In questo 2020 così, per la prima volta da quando entrambi hanno assunto piena consapevolezza dei propri mezzi e si sono affermati come due degli sprinter più forti del gruppo, Bennett e Ackermann si sono trovati uno contro l’altro a contendersi in più occasioni gli stessi traguardi e gli stessi onori.

Una rivalità crescente

Ebbene, prima di oggi (una volata il cui esito e la cui conseguente decisione lascerà sicuramente qualche strascico polemico) il computo dei piazzamenti nelle volate in cui i due sono finiti a battagliare testa a testa era in perfetta parità: per tre volte il tedesco ha fatto meglio dell’irlandese (trionfando in una circostanza) e in altrettante occasioni è avvenuto il contrario (sempre con una vittoria). Curiosamente, mai i due hanno concluso primo e secondo nello stesso ordine d’arrivo.

Lo sprint della nona tappa alla Vuelta ha, in maniera abbastanza inconsueta, girato il confronto a favore di Ackermann il quale nel 2020, tra vittorie e piazzamenti migliori, ora conduce 4-3 su un Bennett che sicuramente avrà il dente avvelenato e alla prima occasione utile proverà a prendersi un’altra rivincita sull’ex compagno di squadra, ora agguerrito rivale. Tutti gli indizi, dunque, paiono portare a un’unica conclusione credibile: nei prossimi giorni, a cominciare forse già da domani, assisteremo a nuove puntate di un avvincente duello sul filo dei 60 km/h che, corsa dopo corsa e sprint dopo sprint, potrebbe definitivamente infiammarsi e diventare un leitmotiv ricorrente anche nel 2021.