Ineos-Jumbo, che derby! Il team britannico dal fallimento all’apoteosi. E adesso sono Roglic e compagni a rischiare il flop

Un'immagine emblematica dalla Vuelta 2020: i Jumbo-Visma al comando, marcati dagli uomini della Ineos Grenadiers (foto A.S.O. ©PHOTOGOMEZSPORT2020)
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Tredici settembre 2020, Tour de France: nella tappa che termina in cima al Grand Colombier, Egan Bernal si inabissa e dice addio al sogno di bissare il successo dell’anno precedente. La Ineos Grenadiers, corazzata d’argilla, vede profilarsi lo spettro del fallimento.

Il suo ruolo di team numero uno del ciclismo, eredità della fantastica era Sky, appartiene ormai ai gialloneri della Jumbo-Visma, che stanno scortando Roglic verso il trionfo di Parigi, corrono da padroni e con van Aert hanno già messo le mani su Strade Bianche e Sanremo.

Il disastro Ineos si completa all’inizio del Giro d’Italia, quando il favoritissimo Geraint Thomas, dolorante per una caduta, è costretto ad abbandonare dopo soli tre giorni. Il general manager Dave Brailsford, bombardato di critiche, è costretto ad ammettere gravi errori di programmazione e scelta degli uomini.

Nello stesso tempo la Jumbo Visma ha perso in extremis il Tour, anche per gravi errori tattici (Merckx dixit), ma si è ripresa con il successo di Roglic nella Liegi, e si prepara a stritolare la Vuelta, con la tenaglia composta dallo sloveno e da Dumoulin.

Ganna, Narvaez e poi Geoghegan Hart: al Giro trionfo Ineos

Ma che succede nei giorni successivi? Succede che la Ineos nel corso del Giro si aggrappa alle imprese di Filippo Ganna, si rianima con la tappa vinta da Narvaez a Cesenatico e scopre di avere in squadra un inglese dal nome improbabile che piano piano si avvicina ai vertici della classifica. E come se fossero vasi comunicanti, mentre la Ineos risorge, la Jumbo-Visma sbiadisce, abbandonando in blocco il Giro per la positività al Covid di Kruijswijk.

E proprio nel giorno in cui Geoghegan Hart fa suo il Giro, alla Vuelta un altro della Ineos Grenadiers, Richard Carapaz, conquista la maglia rossa di leader, togliendola naturalmente a uno della Jumbo-Visma, Primoz Roglic.

Morale: in poco più di un mese gli Ineos si sono ripresi il loro ruolo storico e la Jumbo-Visma, che voleva colonizzare tutte e tre le grandi corse a tappe, rischia di chiudere senza vincerne neanche una.

La storia però non finisce qui: Dumoulin ha alzato subito bandiera bianca, Kuss è crollato al sesto giorno, ma Roglic è ancora in ballo. La sua sfida a Carapaz è appena cominciata.