«Nibali, ultimo campionissimo del nostro ciclismo. Sunweb perfetta»

Beppe Conti rubrica Giro
Diciottesimo appuntamento con la rubrica di Beppe Conti su quibicisport.it
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Ecco il giudizio di Beppe Conti sulla diciottesima tappa del Giro d’Italia, raccolto dal nostro Davide Bernardini.

Beppe, il problema di Nibali era davvero una forma approssimativa?

«Ne sono sempre meno convinto. Certo, probabilmente avrebbe avuto bisogno di correre di più o magari di una stagione più regolare, ma ormai credo che l’ostacolo più grande per Nibali sia l’età. Il risultato di oggi parla chiaro, inutile dare tante spiegazioni. Nemmeno Coppi e Bartali sono stati in grado di vincere il Giro alla sua età. Rimane l’ultimo grande campionissimo del nostro ciclismo, ha vinto quasi tutto quello che poteva vincere. Merita l’onore delle armi».

La Sunweb ha corso bene oppure Hindley doveva collaborare di più con Geoghegan Hart?

«Dal mio punto di vista, la squadra olandese ha corso benissimo. Se Hindley avesse attaccato o collaborato con Geoghegan Hart, avrebbe dato la botta di grazie a Kelderman; allo stesso tempo l’australiano ha fatto bene a non aspettare l’olandese in cima allo Stelvio, altrimenti l’atleta della Ineos avrebbe preso il largo. Che dire, hanno avuto ragione loro: Kelderman è in rosa e dei primi della generale è il più forte nelle cronometro, Hindley è secondo e in salita ha dimostrato d’andare fortissimo».

Domani c’è la tappa più lunga del Giro, ma è praticamente piatta. Arriverà la volata?

«Me lo auguro, un bello sprint finale tra Sagan, Démare e Viviani ci vorrebbe, almeno si risolverebbe definitivamente anche la questione della maglia ciclamino. Ma non sottovalutate le possibilità della fuga: le squadre dei velocisti saranno stanche e potrebbero non riuscire a tenere chiusa la corsa».