Mondiali, da Van Aert nessuna autocritica: «Il secondo posto fa male, ma oggi Alaphilippe era il più forte»

Un deluso van Aert sul secondo gradino del podio a Imola (foto Dario Belingheri/BettiniPhoto©2020)
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Chiude il suo mondiale con due medaglie d’argento, fra crono e prova in linea. Sarebbe un bilancio da sottoscrivere, se non che Wout van Aert oggi era partito con le stimmate di favorito numero uno e per gran parte della corsa i suoi compagni hanno condotto le danze per facilitargli il compito.

Il belga è amareggiato, ma accetta il verdetto: «Non ho niente da rimproverarmi e la squadra non ha alcuna colpa. Abbiamo fatto quello che volevamo fare. La nostra è stata una corsa fantastica, ma quando Alaphilippe ha attaccato, non sono stato in grado di seguirlo».

Non nasconde il malumore, del resto evidente nella sua espressione sul podio: «Chiaramente sono deluso, il secondo posto fa male. Avevo un’ottima gamba ma, come venerdì nella crono, ho trovato un corridore più forte di me».

Nel finale, il gruppetto all’inseguimento del francese, composto da corridori di grandissimo spessore, non è parso trovare un accordo efficace. Van Aert non è d’accordo: «Siamo andati a tutta, ma Alaphilippe è riuscito a conservare il suo vantaggio. Era il più forte. Negli ultimi due chilometri abbiamo pensato a prendere almeno una medaglia».