Lascino ogni speranza tutti gli altri: il Tour de France è una questione strettamente slovena. Quasi una sentenza quella dei bookmaker, che qualche volta sbagliano, ma più spesso ci prendono. Primoz Roglic, maglia gialla, è ovviamente il favorito assoluto e la sua quota per il successo finale è molto bassa, circa 1’50”. Ma il giovane connazionale Tadej Pogacar ha impressionato anche i quotisti, perché il suo ribaltone non è per nulla improbabile, dato intorno a 2,70.
Gli altri, malgrado distacchi in classifica al momento esigui, sono quasi estromessi dal pronostico. Uran è terzo a 1’34”, ma il suo trionfo finale è ritenuto talmente improbabile che vale oltre 30 volte la posta, così come quello di Landa, attualmente 7° a 2’16”.
Un credito leggermente maggiore è concesso a Miguel Angel Lopez, 4° a 1’45” e dato circa a 25. Non riscuote invece alcuna fiducia Adam Yates, la cui quota è stellare (50), malgrado il distacco attuale dalla maglia gialla non sia certo irrecuperabile, 2’03”. Discorso inverso, invece, per Richie Porte, che è 6° a 2’13”, ma per i bookmaker è la terza forza di questo Tour, a 20.
A Villard-de-Lans nuova sfida: Pogacar su tutti
In questi giorni le indicazioni dei betting analyst si sono spesso rivelate azzeccate. Del resto, a inizio Tour hanno indicato il giovane e inesperto Pogacar come quinto candidato al successo finale, e non era facile. Bernal però ha spiazzato anche i signori delle quote. Il colombiano alla vigilia era il favorito numero uno, con un piccolo vantaggio su Roglic. Oggi pensare a una sua rimonta è arduo. Chi volesse comunque provarci, ha a disposizione una quota-mostre: il bis di Bernal dopo la vittoria di un anno fa rende 150 volte la posta.
Domani si riparte, con la tappa che porta a Villard-de-Lans: tre montagne dure, più l’ascesa finale. Favorito Pogacar, davanti a Hirschi e Alaphilippe.