Tour de France, 15ª tappa: Pogacar vince, Roglic gode, Quintana e Bernal alla deriva

Tadej Pogacar, secondo successo al Tour e secondo posto in classifica (foto A.S.O./Pauline Ballet)
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STREPITOSO POGACAR! Il talento sloveno vince la volata in salita sulla vetta del Grand Colombier, con un irresistibile cambio di passo negli ultimi duecento metri. Roglic sembra affiancarlo, ma poi cede qualche metro e deve accontentarsi del secondo posto e tutto sommato può essere soddisfatto per il crollo di Quintana e Bernal. Bravissimo Porte, che ha lanciato la volata e alla fine si piazza terzo, a 5″. Al quarto posto Lopez, a 8″, poi Mas, Kuus, Landa e Yates a 15″, Uran a 18″. Al 10° posto, ottimo Valverde a 24″.

In classifica ora Roglic precede Pogacar di 40″, Uran è terzo a 1’34”, Lopez quarto a 1’45”.

  • -1,5 km Ancora i dodici in testa, Quintana a 2’47”, Bernal alla deriva a 4’33”

-4 km Ripreso Yates, tremenda frenata di Dumoulin. In dodici avanti: Roglic, Dumoulin e Kuss (Jumbo-Visma), Landa e Pello Bilbao (Bahrain-McLaren), Rigoberto Urán (EF Education First), Enric Mas, Alejandro Valverde (Movistar Team), Richie Porte (Trek-Segafredo), Tadej Pogačar (UAE Team Emirates), Miguel Ángel López (Astana Pro Team) e Adam Yates (Mitchelton-Scott).

-7,5 Prova Yates, che riesce subito a prendere vantaggio sul gruppetto di Roglic, ma poi resta a tiro. Caruso in difficoltà, dopo essere stato fino a questo momento al fianco di Landa.

-10 km Gli uomini di Roglic tengono sempre alta l’andatura. Si sposta van Aert, dopo un grande lavoro. Dietro, Quintana ha reagito ed è a 1’22”, Bernal trainato dal solo Kwiatkowski, rema a 1’46”

-12 km Ripreso Rolland, 21 corridori nel gruppo Roglic, sempre tirato dalla Jumbo-Visma. Quintana e Bernal a 55″.

13 km Bernal e Quintana perdono terreno insieme sulle accelerate della Jumbo-Visma!

-13,5 km Rolland prosegue da solo, ma il gruppo Roglic, già sfoltito, è a soli 30″.

16.40 Rolland da solo alle prime rampe del Grand Colombier. Gruppo Roglic ad appena 1’04”. In difficoltà Guillaume Martin per un guasto meccanico, ora deve inseguire.

16.22 Verso il Grand Colombier, Rolland e Gogl davanti a tutti. Gruppo Roglic a 2’14”.

16.01 Rolland passa primo in vetta al Gpm del Col de la Biche. Il Gruppo Roglic con una trentina di corridori è a 2 minuti. L’ordine d’arrivo del Gpm: 1. Rolland, 10 pt, Gogl 8, Herrada 6, Geschke 4, Gesink 2, Van Aert 1.

15.48 Dopo una breve discesa, i fuggitivi hanno già attaccato il Col de la Biche. Gogl in avanscoperta, Geschke, Rolland e Herrada inseguono. Gruppo a 2’45”, sempre con i Jumbo-Visma in testa.

15.23 Herrada primo al Gp della Montée de la Selle de Fromenter. Rolland passa secondo, Geschke terzo. Grande passo avanti dello spagnolo nella lotta per la maglia a pois. Questo l’ordine d’arrivo: Herrada 10 pt, Rolland 8, Geschke 6, Gogl 4, Ledanois 2, Bonifazio 1.

15.19 A Geschke e Rolland si è unito Herrada. I tre si avvicinano al Gpm. L’austriaco Gogl è a soli 13″, ma non riesce ad agganciarsi al terzetto. Gruppo ora a 3’40”.

L’attacco di Geschke sulla Monée de la Selle de Fromenter.

15.06 Sulla Montée de la Selle de Fromenter, parte Geschke, lanciato da una lunga trenata di Trentin. Sul tedesco si porta Rolland.

14.45 Jumbo-Visma in testa al gruppo. I fuggitivi sono tenuti a 4’30”. Si avvicina la prima montagna della giornata, la Montée de la Selle de Fromenter.

14.24 94 km all’arrivo: 4’24” il vantaggio degli 8.

14.10 Tony Martin guida il gruppo con tutta la Jumbo-Visma schierata. Poco più di 100 km all’arrivo, una quarantina all’imbocco della prima salita di giornata: ritardo dagli otto fuggitivi di 3’30”.

13.59 Volata del gruppo vinta Bennett, Sagan è preceduto anche da Mørkøv e perde 2 punti in classifica. La nuova graduatoria della maglia verde: Bennett 269, Sagan 224, Trentin 189.

13.56 Trentin si aggiudica, come da copione, la volata allo sprint intermedio. Gruppo a 3’10”.

13.47 Altra caduta: coinvolto Carapaz (Ineos Grenadiers). Intanto il gruppo lascia andare la fuga ufficialmente: Jumbo-Visma schierata in testa al gruppo e andatura notevolmente ridotta.

13.44 Ora la fuga sembra prendere un po’ di margine. 125 all’arrivo: 1’30” sul gruppo. Dovessero arrivare alle salite con un buon vantaggio, oggi potrebbe essere una grande occasione per Rolland.

13.37 131 km all’arrivo. 44” il vantaggio degli 8 su un gruppo che non molla e tirato soprattutto dalla Mitchelton Scott. Nel frattempo continua il marcamento di Bennett su Sagan.

13.34 Si ritira Higuita (Ef Pro Cycling) tra le lacrime. È il ventesimo corridore che abbandona questo Tour de France.

Il ritiro del campione nazionale colombiano Sergio Higuita, al suo esordio al Tour de France.

13.26 35 chilometri percorsi, la fuga va? Questa la composizione: Kévin Ledanois (Arkéa-Samsic), Simon Geschke e Matteo Trentin (CCC Team), Jesús Herrada (Cofidis), Marco Marcato (UAE Team Emirates), Niccolo Bonifazio (Total Direct Energie), Michael Gogl (NTT Pro Cycling) e Pierre Rolland (B&B Hotels-Vital Concept). Gruppo a 24”, in mezzo Bob Jungels (Decenuncink-Quick Step).

13.24 In avanscoperta un gruppo di 8 uomini tra cui Trentin, Marcato e Bonifazio. Gruppo però vicinissimo.

13.21 Diversi gruppetti si avvantaggiano, Rolland e i corridori del CCC Team tra i più attivi.

13.18 Ancora andatura folle del gruppo che non fa scappare nessuno nonostante i tantissimi tentativi.

13.07 Sfida per la maglia verde sempre più appassionante: ci prova Trentin, ma il gruppo chiude. Allunga Sagan di nuovo con Bennett a ruota che non dà cambi.

13.03 Brutta caduta di Higuita che si arrota con Jungels nell’avanguardia del gruppo.

13.00 Gruppo compatto, ma allungatissimo a quasi 60 all’ora. Da qui allo sprint del km 58 ci aspettiamo una corsa scoppiettante.

12.57 Si susseguono gli attacchi: Alaphilippe ci prova, anche Sagan con Sam Bennett alla sua ruota, in precedenza anche Cousin, Trentin e Rolland.

12.51 Partiti! E subito in azione Stefan Küng.

I quattro leader delle classifiche del Tour… mascherati.

12.27 Un po’ di voci dalla partenza. Urán: «Oggi potrebbe essere una bella giornata. Conosco bene il Grand Colombier è una salita difficile. Gli sloveni sono forti, ma lo siamo anche noi colombiani». Porte: «Oggi sarà il grande giorno per la classifica generale. SOno stanco, ma siamo stanchi tutti in gruppo. Vedremo»

12.25 Fra pochi minuti la corsa partirà verso il km 0, quando la partenza effettiva invece verrà data intorno alle 12.50

Benvenuti al Live della 15ª tappa del Tour de France. La LioneGrand Colombier di 174,5 chilometri è una delle tappe in assoluto più attese di questa edizione di Tour de France, sicuramente sulla carta la più dura in programma nelle prime due settimane di corsa.

Il percorso

Sarà una frazione divisa quasi perfettamente in due. 98,5 di pianura fino ad Artemare da dove inizierà la prima delle tre salite di giornata. Il Massiccio del Giura presenta così tre impegnative salite: Montée de la Selle de Fromentel (11 chilometri con pendenza media dell’8,1%), a quasi 1200 metri. Poi Col de la Biche quasi 1300 metri, salita più breve (6,9km) ma anche più aspra (8,9%).

E dopo oltre 25 chilometri di discesa, buoni per recuperare eventuali ritardi, si finisce con gli oltre 17 chilometri (7,1% in media) del Grand Colombier, posto a 1500 metri. Una salita che fa parte spesso del percorso Giro del Delfinato e del Tour de l’Ain e che la Grande Boucle ha scoperto solo da qualche anno. Dopo le edizioni 2012, 2016 e 2017, per la prima volta è sede dell’arrivo di tappa.

Proprio al Tour de l’Ain 2020 c’è stato il successo di Roglič su questa salita e la tappa nel finale ricalcava esattamente quella che vedremo oggi. Sempre durante quella corsa è stato firmato il record di scalata da parte di un altro corridore della Jumbo-Visma, qui assente, l’olandese Kruijswijk: 49’17”.

Ricordiamo come, secondo le disposizioni del prefetto dell’Ain, la strada oggi sarà chiusa ai tifosi sia sul Col de la Biche sia sul Grand Colombiere.

La partenza della tappa è fissata alle 12.50, con arrivo previsto intorno alle 17.30.

I favoriti: Colombia contro Slovenia. E la Francia?

E così Roglič diventa naturale favorito, lui che nel 2017 quando non era certo quello che domina oggi le gare a tappe, passò primo sul Col de La Biche al Tour e che, come detto, poco più di un mese fa vinse al Tour de L’Ain in una tappa praticamente fotocopia. Con lui sicuramente oggi saranno da seguire tutti gli uomini di classifica: da Pogačar ai quattro colombiani e con un occhio a uno dei migliori Porte visti al Tour da oltre un lustro a questa parte.

Sarà una salita adatta a Landa, il quale però sembra più in versione formichina che incendiario: più interessato a scalare posizioni che a rischiare di far saltare il banco. Diverso il discorso che coinvolge invece l’ultimo francese rimasto in classifica: Guillaume Martin. Dopo la crisi sul Col del Neronne dell’altro ieri, oggi il capitano della Cofidis potrebbe anche essere intenzionato a rischiare il tutto per tutto.

E se dovesse invece andare via la fuga, difficile fare nomi sicuri. Si attende, ma fin’ora hanno deluso, De Gendt e De Marchi; ci sarà la solita lotta per la maglia a pois: Cosnefroy, Pacher, Peters e perché no Hirschi potrebbero essere i maggiori indiziati. Così come Rolland, Soler, Schachmann, Kämna, Martínez, tra i più in forma, oppure altri in cerca di riscatto, come Buchmann, Pinot e qualcuno dei suoi fedeli pretoriani: Gaudu, Madouas, Molard e Reichenbach.