Le pagelle dell’11ª tappa del Tour de France: che colpo Ewan! Disastro Sagan. Male gli azzurri

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Caleb Ewan (Lotto-Soudal) vince l'undicesima tappa del Tour de France 2020. (foto: A.S.O./AlexBroadway)
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EWAN: 10 – Impeccabile. E’ costretto ad usare il suo ultimo uomo, Roger Kluge, per chiudere il buco che divideva il gruppo da Jungels e Postlberger negli ultimi tre chilometri, quindi nel finale fa tutto da solo. Parte da molto dietro ma è scaltro e coraggioso nell’uscire dalla ruota dei rivali al momento giusto. Per lui è la seconda vittoria al Tour de France 2020, bravo!

SAGAN: 4 – Secondo al traguardo, Peter Sagan viene declassato per una spallata a Wout Van Aert. La giuria ha deciso di punire lo slovacco, rendendogli oramai impossibile la caccia alla maglia verde. E’ tornato finalmente a combattere con i migliori nelle volate di gruppo ma oggi ha commesso un errore molto grave. Non ha ancora vinto in questo 2020, l’astinenza inizia a pesare nella testa del tre volte campione del mondo…

BENNETT: 7 – La vittoria ad Ile de Ré ha alzato decisamente le aspettative. Oggi non è stato perfetto, ha anche dovuto rinunciare a due uomini per inseguire l’attacco di Postlberger. Il 7 è comunque meritato perché guadagna molti punti su Sagan, consolidando sempre di più il possesso sulla maglia verde.

VAN AERT: 8 – Non è un velocista ma ha già vinto due tappe allo sprint in questo Tour de France e, con la retrocessione di Sagan, sale anche oggi sul podio. E’ partito molto presto ma ha mantenuto velocità altissime fino al traguardo. E’ stato beffato solo negli ultimi 25 metri dopo aver anche subito la spallata di Sagan. Lo abbiamo visto tirare in salita, vincere la Sanremo, la Strade-Bianche, e trionfare in volata. Tutti lo chiedono…Fin dove può arrivare Wout Van Aert?

TRENTIN: 5 – Ha provato in tutti i modi a guadagnare punti nei traguardi volanti ma è impossibile vincere la maglia verde senza entrare mai in top-ten negli sprint di gruppo. E’ vero che non è un velocista puro, ma se scorriamo l’ordine d’arrivo troviamo davanti corridori molto simili a lui, tra cui il rivale delle classiche Oliver Naesen. Oggi doveva fare di più.

VIVIANI: 3 – Vederlo ieri quarto al traguardo di Ile de Ré ci aveva fatto ben sperare. Oggi è di nuovo sparito, chiudendo con un terribile 17° posto. Aveva detto di stare bene e aveva promesso grandi battaglie, forse i problemi fisici non sono ancora alle spalle. Forza Elia!

BOL e KRISTOFF: 4 – Avevano fatto credere a tutti di essere i velocisti arrivati con la forma migliore alla partenza del Tour de France, invece si sono sciolti come la neve al sole tappa dopo tappa. Se Kristoff doveva vedersela da solo con la squadra tutta in protezione di Pogacar, Bol non ha scusanti: anche oggi la Sunweb ha lavorato benissimo portando in testa al gruppo il suo velocista. L’olandese ha però nuovamente deluso negli ultimi 250 metri.

LADAGNOUS: 8 – Non è facile affrontare oltre cento chilometri all’attacco in totale solitudine. Il francese è stato bravissimo ad andare in fuga quest’oggi e ancora più bravo nel non rialzarsi. Premio della combattività meritato! Saranno sicuramente felici gli sponsor…