Andriotto (DS Kometa): «Ropero corridore alla Bettini. Ora vogliamo vincere altre tappe»

Ropero, prima maglia rosa del Giro Under 23 2020 (Foto: KometaXstraCyclingTeam, Twitter)
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Alejandro Ropero è la prima maglia rosa di questo Giro Under 23. Vincitore di una tappa, come ci ha raccontato in esclusiva ai nostri microfoni Dario Andriotto, suo Direttore Sportivo, «dominata da un gran caldo. Trentacinque, trentotto gradi. Un’umidità pazzesca, tanto che alla fine i ragazzi sono arrivati tutti molto provati al traguardo».

La tappa, la Urbino-Urbino, è stata caratterizzata da una fuga di ventiquattro uomini, ma la vittoria del corridore spagnolo della Kometa è stata cercata sin dalla partenza: «Avevamo preventivato, già prima di partire, di fare la tappa con Ropero. L’arrivo in cima allo strappo era ideale per le sue caratteristiche e avevo chiesto alla squadra di lavorare per lui. Poi fortunatamente la gara è andata nella direzione giusta perché ci vuole anche un pizzico di fortuna in questi casi. Noi non abbiamo corso benissimo dico là verità: è andata via una fuga con 24 corridori e senza nessuno dei nostri e ho voluto rischiare un attimo. Ho pensato: “ventiquattro corridori non vanno d’accordo” e difatti poi si sono mescolate e ci è andata bene. Nel finale c’era una salitella dove i migliori hanno fatto la differenza con Ropero, Tiberi e il corridore belga».

Andriotto: «Ropero corridore da corse di un giorno»


Sul corridore spagnolo, Andriotto è chiaro, sia per il presente – questo Giro Under 23 – che per il futuro: «È un corridore non da classifica o da gare a tappe, ma per le corse di un giorno. È rapido, furbo, permettimi di dire: un corridore alla Bettini. Scattante, rapido, scaltro: se c’è un arrivo su uno strappo è molto veloce, ma anche negli arrivi di un gruppo di trenta, quaranta corridori può dire la sua. Per le gare di un giorno è una buona speranza. Noi cureremo la classifica con Fancellu e oggi non abbiamo intenzione di tenere cucita la corsa per la maglia rosa perché Ropero il quarto giorno (arrivo in salita N.d.A.) non potrà difendere la maglia. Si punta a fare classifica con Fancellu, ma soprattutto vincere più tappe possibili. Ripeto sempre ai ragazzi: ogni giorno è come correre un mondiale, vediamo che succede e cerchiamo di vincerne il più possibile».

Infine due parole su Antonio Puppio, insieme a Fancellu l’altro corridore italiano della squadra: «Puppio sta bene, ha una grande condizione, una gran gamba, ma non riesce a fare risultato. Gli servirebbe un piazzamento per sbloccare l’aspetto psicologico. Io gliel’ho detto:”Antonio dobbiamo cercare di vincere una tappa con te”. Cercheremo la fuga anche con lui per vincere, anche perché purtroppo non c’è la crono che sarebbe stata perfetta per lui»