Roglic, una “striscia” impressionante: dalla Vuelta 2019 è uscito un fenomeno

Foto Twitter @JumboVismaRoad
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Primoz Roglic, vedi alla voce metamorfosi. Un corridore molto forte, diciamo pure un campione, sta diventando a trent’anni un fenomeno vero. Sublime, nei giorni scorsi, il suo show sulle rampe del Tour de l’Ain, che quest’anno radunava gran parte dell’aristocrazia da grandi Giri (Bernal, Froome, Kruijswijck, Dumoulin, Quintana, Porte, Mollema…) e la metteva alla prova su un percorso durissimo. Ne è venuto fuori un confronto ad alto livello, che lo sloveno ha dominato dall’inizio alla fine: secondo nella tappa iniziale dietro alla sorpresa Bagioli, primo nelle altre due frazioni, giocate sulle vette del Giura e sul Grand Colombier.

Il fatto è che ormai Roglic va, vede e vince, con apparente e disarmante facilità. La sua striscia recente è impressionante e il “clic” probabile è la Vuelta vinta lo scorso settembre. Da lì, il corridore che aveva vinto al massimo il Romandia o la Tirreno-Adriatico, ha cambiato passo: primo al Giro dell’Emilia e alla Tre Valli Varesine, settimo al Lombardia, terzo nella Crono delle Nazioni. E non era un breve stato di grazia, perché quest’anno, entrato in scena a giugno nel campionato sloveno, ha subito vinto la prova in linea, cedendo a cronometro per soli 9” al talento precoce di Pogačar. Poi si è ripresentato quattro giorni fa, per monopolizzare il Tour de l’Ain.

L’arrivo solitario di Roglic sul Grand Colombier. Sullo sfondo, Bernal. Foto Twitter Tour de l’Ain.

Primoz al traguardo: cinque vittorie nelle ultime nove corse

Questo vuol dire che dalla Vuelta in poi, se si eccettua il ritiro ai campionati del mondo corsi in Inghilterra, Primoz Roglic ha conquistato cinque vittorie nelle nove corse a cui ha partecipato e non è mai andato oltre la settima piazza. Praticamente un cannibale.

Con queste premesse, sembra perfino oziosa la discussione su chi sarà tra lui, Kruijswijk e Dumoulin il leader della corazzata Jumbo-Visma al prossimo Tour de France. Ieri, i due olandesi hanno scortato Roglic fino agli ultimi tornanti del Grand Colombier, stroncando la resistenza degli Ineos di Bernal. Lavoro strepitoso, ma gerarchie chiare. E se Roglic continua così, sembra davvero difficile che la scala dei valori possa cambiare tra tre settimane, al via della Grande Boucle.

Sul Grand Colombier ha schiantato Bernal: anticipo del Tour?

Tra due giorni, la compagnia di giro che ha animato il Tour de L’Ain sarà al via del Giro del Delfinato, ultimo test prima della corsa gialla. Presumibili nuove schermaglie tra Jumbo-Visma e Ineos, e forse un nuovo testa a testa tra Roglic e Bernal. Ieri, l’epilogo sul Grand Colombier è stato quasi crudele per il vincitore dell’ultimo Tour, che ai 500 metri ha sparato tutto quello che aveva. Roglic non gli ha concesso neanche l’illusione del successo: gli è saltato alla ruota, poi lo ha schiantato aprendo il gas ai duecento, tanto che il colombiano ha rischiato di perdere anche il secondo posto, per il ritorno di Quintana.

Presto per tracciare pronostici, perché da qui al Tour i valori potrebbero anche cambiare. Ma se la sfida per la maglia gialla cominciasse domani, sarebbe difficile evitare la prima festa slovena sul podio di Parigi.