Dylan Groenewegen si ferma, lo ha deciso egli stesso in una riunione con la sua squadra, la Jumbo-Visma. Si attenderà l’esito della Commissione Disciplinare dell’UCI, fino a quel momento il corridore olandese non correrà.
Questo il comunicato della squadra. «La squadra è sinonimo di sportività e rispetto delle regole. Con la sua mossa Dylan ha infranto proprio una di esse e questo è inaccettabile. Abbiamo deciso che non sarà al via di alcuna gara fino al giudizio dell’UCI. Adesso prevale la salute e la guarigione di Jakobsen e delle altre persone coinvolte nell’incidente al Giro di Polonia».
Le parole di Groenewegen…
Il terribile incidente che ha visto coinvolto Fabio Jakobsen ha lasciato il segno nel velocista olandese, che ora preferisce staccare dalle corse. «Ora non voglio salire in bici, non voglio proprio pensare al ciclismo per i prossimi mesi. In seguito si vedrà…». Questo il commento di Groenewegen in una intervista emozionale al broadcaster olandese NOS.
Prima di risalire in sella, il portacolori della Jumbo-Visma deve ritrovare la giusta condizione mentale. Gli attacchi sui social network, anche di direttori sportivi come Lefevere, lo hanno profondamente turbato. «Non volevo fare male a nessuno, ma mi assumo il 100% della responsabilità. Ho deviato la mia traiettoria e non è consentito. Ho subito capito di aver fatto qualcosa di grave, spero che Fabio si riprenda al più presto».
Lo stesso Groenewegen ha subito la frattura della clavicola, anche se al momento quasi non se ne accorse. «E’ successo tutto così velocemente. Le barriere sono volate via e io mi sono ritrovato per terra con tutti gli altri dietro che cadevano dalle proprie biciclette». Queste le parole, tra le lacrime, dello sprinter olandese.











